Gli impacchi hanno piuttosto un effetto locale. Si applica sul punto dolente un panno umido che si coprirà con un tessuto asciutto, poi con un tessuto di lana.
I mal di testa persistenti possono essere trattati con impacchi freddi da cambiarsi spesso e da non lasciare sulla fronte per più di 10-12 minuti ogni volta. La tachicardia, se si tratta di un disturbo passeggero, può pure esser trattata con un impacco freddo sulla parte destra del petto.
Gli impacchi si rivelano di aiuto prezioso anche nei casi di palpitazioni e di altri disturbi cardiaci. Tuttavia, nei casi seri, occorre il parere del medico.
Si possono fare impacchi caldi per curare rapidamente ed efficacemente un dolore limitato localmente. Si immerge il tessuto nell’acqua bollente, lo si asciuga fra due coperchi da pentola e lo si applica sul punto sensibile, caldo quanto la persona possa sopportarlo. Dopo vi si pone sopra un tessuto asciutto, indi un tessuto di lana. Chi soffre di sciatica o di reumatismi potrà provare questo procedimento. Si pone l’impacco molto caldo sul punto dolente e lo si ritira appena tiepido (dopo un quarto d’ora circa). Anche le mestruazioni dolorose si curano con un impacco caldo sul basso ventre. E, se si è afoni, un impacco ai bronchi! Contro la tosse e le affezioni bronchiali in genere (le bronchiti gravi, però, sono di competenza del medico), una buona traspirazione può giovare molto. In caso di dolore acuto ai bronchi, l’applicazione al petto di un tessuto preventivamente immerso in olio molto caldo può dare risultati sorprendenti. Così come risulta assai benefico l’impacco ben caldo all’acqua e aceto.